FORGOT YOUR DETAILS?

Il Progetto di vita secondo la Legge 227/2021 e il d.lgs. n. 62/2024

La legge n. 227/2021 ha delegato al Governo una ridefinizione complessiva della materia della disabilità. Uno dei pilastri della riforma è il Progetto di vita: un diritto volto a consentire alle persone con disabilità di essere protagoniste della propria vita e di realizzare una effettiva inclusione nella società attraverso l’esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali in condizioni di uguaglianza rispetto agli altri cittadini.

Secondo l’art. 2 co. 5 della l.n. 227/2021 il Progetto di Vita è diretto a realizzare gli obiettivi della persona con disabilità secondo i suoi desideri, le sue aspettative e le sue scelte, per migliorarne le condizioni personali e di salute, e la qualità di vita nei suoi vari ambiti, individuando le barriere e i facilitatori, in attuazione dei principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.
Deve indicare gli strumenti, le risorse, i servizi, le misure, i sostegni, gli accomodamenti ragionevoli che devono essere adottati per la realizzazione del progetto e che sono necessari a compensare le limitazioni alle attività e a favorire la partecipazione della persona con disabilità nei diversi ambiti della vita e nei diversi contesti di riferimento, compresi quelli lavorativi e scolastici culturali e sportivi, e ogni altro contesto di inclusione sociale.

l 3 maggio 2024 è stato pubblicato il decreto legislativo n.62/2024 di attuazione della l.n.227/2021 che prevede:

  • una nuova definizione della condizione di disabilità,
  • un nuovo procedimento per la valutazione di base,
  • l’istituto dell’accomodamento ragionevole
  • la valutazione multidimensionale per l’elaborazione del progetto di vita.

Cos’è e cosa non è un Progetto di Vita

Cos’è:
Il progetto di vita è un documento che, partendo dai desideri aspettative e preferenze della persona con disabilità, individua, in una visione esistenziale unitaria, gli interventi, i servizi, i sostegni formali e informali, per consentire alla persona di migliorare la qualità della propria vita, di sviluppare tutte le sue potenzialità, di poter scegliere i contesti di vita e partecipare in condizioni di pari opportunità rispetto agli altri.

Cosa non è:
Non è la semplice sommatoria dei piani esistenti (PEI scolastico, PAI socio assistenziale, piano riabilitativo individuale sanitario, ecc) che devono essere appunto coordinati in una visione esistenziale unitaria.

Chi è il titolare del Progetto di vita

Il progetto di vita può essere richiesto da qualsiasi persona con disabilità in possesso di una certificazione ex l.n. 104/92, indipendentemente dall’età e dalle condizioni personali e sociali.

Unica titolare del progetto è proprio la persona con disabilità (eventualmente supportata da chi ne cura gli interessi) che lo attiva, concorre a determinarne i contenuti, esercita le prerogative volte ad apportare modifiche e integrazioni, secondo i propri desideri, le proprie aspettative, le proprie scelte.

La persona con disabilità può anche presentare una propria proposta di progetto di vita, sia in fase di richiesta del progetto, sia successivamente all’avvio del procedimento.

Contattaci per realizzare un progetto di vita

Il blog di Tina

VIEW ALL

Ultime notizie

VIEW ALL
TOP